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mercoledì 30 ottobre 2013

lunedì 28 ottobre 2013

IL DEMONE DEL FUNGO



Esistono forze sovrumane che non appartengono a questo mondo, fenomeni soprannaturali che derivano da chissà quali leggende mitologiche, energie ultraterrene che ci pervadono ed entrano dentro il nostro corpo.
Tutti gli anni, quando comincia l’autunno, si risvegliano queste forze demoniache, capaci di impensabili prodigi, neanche fossimo a Lourdes. I pigri e gli oziosi acquistano immediata vitalità, i dormiglioni si svegliano quando ancora è notte, coloro per i quali il massimo sforzo è alzarsi dalla poltrona per andare a letto diventano maratoneti professionisti pronti per le olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, addirittura si dice che i paraplegici ricomincino a camminare.
Tutto questo è perché il demone del fungo ci ghermisce e ci possiede. E così ci ritroviamo nei boschi a percorrere pendii che fanno impensierire le capre di montagna, sudati e affannati senza acqua ne’ cibo, testardi nel continuare la ricerca di un magico quanto fantomatico posto divino: la fungaia.
Essa, in questo periodo, è lo scopo della nostra vita, non esistono più parenti, mogli, mariti o figli, siamo solo in cerca dell’occasione buona per raccogliere il chimerico dono del bosco: sua maestà il porcino.
Ed insieme al demone del fungo esiste anche un piccolo demonietto: quello della castagna. Non è molto potente, ma in alcuni casi fa credere alle persone che le selve di castagni non siano private, e che le castagne si possano raccogliere tranquillamente in barba ai proprietari e alle loro fatiche per mantenersi questi piccoli appezzamenti. Addirittura questo demonietto riesce a far elaborare ragionamenti contorti. C’è addirittura chi si prende il diritto di poter raccattare castagne nei terreni privati perché non trova cartelli di divieto, che in parole semplici è come dire che se troviamo una porta di un appartamento aperta, possiamo entrare e prendere quello che c’è nel frigorifero. Ma invece no, noi vogliamo i boschi liberi come lo sono sempre stati, così come c’è sempre stato il rispetto, valore ormai in disuso.
Tutti insieme, queste entità malefiche, riescono a manipolarci anche una volta tornati a casa, dove magicamente i funghi raccolti si moltiplicano. Se ne è stato raccolto uno, dopo un giorno ai parenti si racconta che era un chilo, dopo una settimana, agli amici si dice che erano 3 chili, dopo 1 anno, a chiunque si incontri per strada, si racconta di quella volta in cui se ne trovarono 20 chili. Noncuranti del fatto che chi ascolti si potrebbe domandare: ma questi funghi erano pesi come il piombo oppure nel bosco, invece del paniere, si era portato un autotreno con rimorchio?
Si dice addirittura che un sabato 18, durante Inghilterra-Italia valevole per la qualificazione alla Coppa del Mondo, l’Italia vinse per 20 a 0, e che aveva segnato anche Zoff di testa su calcio d’angolo, il quale ricadendo a terra aveva scovato un porcino di 12 chili e 6 etti a 24 carati… 92 minuti di applausi!

venerdì 25 ottobre 2013

FESTA DI CASTAGNATURA 2013 - 1 NOVEMBRE

Ed eccoci finalmente a pochi giorni dalla Festa di Castagnatura 2013, è tutto pronto, i marroni vengono castrati ed il seccatoio acceso. Il barbozzaia rigonfio di acqua è pronto a far girare le macine del mulino e tutti noi siamo pronti per offrirvi una bella giornata, all'insegna delle tradizioni e della cultura, con il buon cibo, divertimento e tanta allegria. Mi raccomando però, non fatevi impaurire dal maltempo, anche se cadranno due gocce è tutto coperto ed all'asciutto, ma tanto ci sarà il sole!






domenica 13 ottobre 2013

A RAGGIOLO, INSIEME AL CAI, PASSEGGIANDO E MANGIANDO



Ormai sappiamo benissimo che a Raggiolo ci sarà la Festa di Castagnatura l’1 Novembre, ed è il culmine di un anno di lavoro e di organizzazione per preparare una giornata che sia una bella giornata. Buon mangiare, cultura, amici, parenti, castagne, marroni e bricie. Il tutto in un’unica giornata da passare nel Borgo di Raggiolo, immersi tra le pietre che hanno reso il Paese una perla del Casentino, arroccato tra le selve del Pratomagno.
Per suggellare l’intenso lavoro che stiamo svolgendo insieme ad altre associazioni, quest’anno abbiamo l’onore di ospitare la castagnata 2013 del CAI di Arezzo domenica 27 ottobre, la domenica prima della Festa di Castagnatura.
La partecipazione è aperta a tutti, previa prenotazione come descritto in seguito, ma questa giornata continua a dimostrare l’unione di intenti e la volontà di perseguire gli stessi obiettivi della Brigata di Raggiolo e del CAI. I sentieri della nuova Carta dei Sentieri del Pratomagno verranno via via scoperti, percorsi ed inaugurati. Tutto questo perché vogliamo valorizzare al meglio la nostra montagna, il nostro territorio e la nostra cultura. E lo possiamo fare grazie a chi ci sostiene e grazie a chi è veramente appassionato della natura e delle passeggiate.
Abbiamo cominciato a collaborare con il CAI di Arezzo, ma non ci fermeremo qui, ancora abbiamo tanti progetti da portare avanti e che potrete vedere nel 2014.
 

PROGRAMMA 
Il raduno è fissato per le ore 08:00 presso il parcheggio coperto della multisala, il trasferimento da Arezzo a Raggiolo verrà effettuato con auto proprie, ogni partecipante provvederà in proprio ad organizzarsi per il viaggio. Raggiungeremo Raggiolo alle ore 09:15 circa, breve incontro con gli amici dell’associazione “LA BRIGATA DI RAGGIOLO” e partenza per la breve escursione ad anello di 7/8 Km circa, con un dislivello in salita e discesa intorno ai 300 metri. Saremo accompagnati dagli amici dell’associazione i quali, oltre ad illustrarci il territorio, provvederanno ad informarci sui loro progetti e su quanto stanno facendo per il recupero e la valorizzazione del loro territorio. Il rientro in paese è previsto  per le ore 13:00.
Il pranzo al sacco verrà consumato al coperto, all’interno di apposite strutture montate per l’occasione.
Dopo il pranzo verranno servite le castagne, il dolce, vinsanto e altri prodotti a base di farina di castagne.
Prima di ripartire, gli interessati potranno visitare l’ecomuseo, il mulino e lo splendido paese di Raggiolo.  (http://www.ecomuseo.casentino.toscana.it)
Ritrovo:
Arezzo ore 08:00 - parcheggio coperto del cinema multisala      Arezzo ore 18:00 circa
Quota di partecipazione da versare al momento dell’iscrizione:
Soci € 5,00  –  Soci giovani € 2,00  –  Non soci € 10,00 – Non soci giovani € 7,00
Le iscrizioni sono aperte presso la sezione del CAI a partire dal giorno 01/10/2013 e per problemi organizzativi termineranno inderogabilmente il martedì 22/10/2013.
Difficoltà:
E escursionistica.
Equipaggiamento:
Da trekking adatto alla stagione
I partecipanti esonerano gli accompagnatori e la sezione da qualsiasi responsabilità per quanto possa accadere durante lo svolgimento dell’escursione.
Direttori di gita
La commissione Escursionismo (Per riferimento – Pietro Paggetti   Cell.328/4151654)

martedì 8 ottobre 2013

RAGGIOLATTO



C’è un particolare che salta agli occhi quando si legge il sito personale di Giovanni Guidelli (www.giovanniguidelli.it), ma non è un particolare che salta agli occhi a chiunque. Anche nella pagina dedicatagli di Wikipedia si nota la stessa caratteristica. In realtà si tratta di un particolare che manca, un nome che cerchiamo con gli occhi ma che non riusciamo a leggere, un luogo che vorremmo sia nominato ma che non lo è. Raggiolo.
In effetti ci piacerebbe leggere il nome di Raggiolo nella sua biografia, ma i fatti parlano chiaro: Giovanni non è nato a Raggiolo, non è vissuto a Raggiolo e qui non ha neanche lavorato. Eppure, nonostante questo, nonostante la sua vita appartenga ad altre città più blasonate, noi raggiolatti lo consideriamo raggiolatto.
Come può essere diversamente? Giovanni Guidelli ha passato a Raggiolo momenti della sua giovinezza mostrando le prime doti di musicista insieme alle sorelle, incantando la piazza con i loro spettacoli negli anni ’70.
Basterebbe questo per renderlo benvoluto ad ogni suo ritorno in Paese. Ma la realtà è un’altra, le radici di Giovanni, come quelle della sua famiglia sono di Raggiolo. E basta questo per accomunarci, qualcosa di intangibile che abbiamo in comune e che ci lega nonostante non esista una diretta conoscenza. Basta sapere di provenire da Raggiolo e questo rende già fraterna una semplice conoscenza.
E se poi Giovanni ha avuto la bravura di mettere in pratica le sue doti di attore rendendosi noto a livello nazionale tramite fiction di successo, noi lo ammiriamo non solo per la capacità, ma perché c’è qualcos’altro che ci porta a propendere per lui.
L’esempio dell’attaccamento al raggiolatto Giovanni? L’estate 2013 a Raggiolo, dove è tornato entusiasta a presentare il suo primo lavoro di scrittore, il romanzo “L’urna degli zoppi”. La sala dell’Ecomuseo non aveva più un posto libero e tutti si pendeva dalle labbra dell’oratore. Grazie alla sua maestria e alle capacità imparate in anni di carriera ha incantato il pubblico rendendo omaggio ed onore a questo piccolo paese e alle sue persone che “tifano” per lui quando esibisce le proprie doti, che siano musicali, teatrali o letterarie.
In questa occasione, Giovanni ci ha mostrato che non è solo un artista, ma anche un cultore letterario. Non è semplice scrivere un romanzo storico, ma quando lo si fa interessandosi dei particolari, studiando i luoghi, i personaggi, inventando una trama che trova una reale base storico-culturale, allora si mostrano veramente tutte le capacità di cui si è in possesso. E forse ancora tutto non è stato scoperto dato che Giovanni si sta prodigando in cortometraggi, per i quali gli facciamo i più calorosi in bocca al lupo, così come ci auguriamo che abbia continuo successo la sua carriera da attore e da scrittore, dato che i romanzi scritti sono due: dopo “L’urna degli zoppi” c’è “Aka Cerbero”.
Raggiolatto Giovanni, dovunque sarai e qualunque successo avrai ci sarà sempre un gruppo di persone che ti sosterrà. C’è un intangibile filo che ci lega e ti ringraziamo per averci donato bei momenti nel nostro piccolo Paese,  che speriamo ti sia sempre caro.