Riceviamo e pubblichiamo questa lettera da parte di Giuseppe
Giovannuzzi a nome del Gruppo “IL CASTAGNO”
Non molti sanno che da alcuni anni un MILIONE DI ETTARI DI
CASTAGNETI DI TUTT’ITALIA sono colpiti da un piccolo insetto chiamato
comunemente “VESPA CINESE” che, depositando il proprio uovo nella gemma del
CASTAGNO, ne provoca la morte. Poche gemme colpite non fanno testo, molte gemme
colpite provocano la more della pianta stessa.
L’unica soluzione possibile è l’introduzione dell’insetto
antagonista chiamato “TORYMUS SINENSIS” che per VIVERE si nutre dell’uovo della
vespa cinese, diminuendone così il numero, sino a provocare un equilibrio di
pochi esemplari non compromettendo più lo stato vegetativo delle piante. In Cina questo stato di cose esiste da sempre.
Circa due anni fa, nel 2013, visto il dilagare nei nostri castagneti
della vespa cinese, visto le risposte un po’ scarse degli enti competenti,
considerato che “l’insetto buono” lanciato dall’Unione dei Comuni Montani del
Casentino, non era “secondo noi” un numero di lanci consistente, ci siamo
prodigati a trovare una soluzione più consona all’emergenza del momento.
La considerazione scaturiva dal fatto che se si vuole vivere
o perlomeno combattere una malattia, bisogna intervenire il prima possibile con
più “chiamiamole MEDICINE”.
Come raggiolatti ci siamo sentiti in dovere di provare a far
qualcosa, “ALMENO PROVARE”. Ci siamo costituiti “Siamo due promotori” in un
gruppo chiamato “GRUPPO IL CASTAGNO”.
Il nostro obiettivo è quello di sensibilizzare gli enti
pubblici per i lanci dell’insetto buono, e nello stesso tempo, con l’aiuto di
privati sensibili al problema, di adoperarsi per fare lanci aggiuntivi.
Nel 2013 siamo riusciti ad effettuare 8 lanci nella valle
del TEGGINA finanziati da La Brigata di Raggiolo, a monte di RAGGIOLO, nel 2014
altri 6 lanci, l’opera proseguirà sino al 2017 con l’obiettivo di ARRIVARE a 60
lanci complessivi, considerato che i lanci 2016-2017 li FAREMO tramite lo
spostamento delle galle secche presenti nei luoghi dove sono stati FATTI I
LANCI nel 2013. Attraverso apposite gabbiette con la capacità di contenere 500
galle riteniamo di poter spostare almeno 100 insetti buoni.
PERCHÉ? IL MOTIVO è che la vespa cinese si sposta in un anno
di 20 km. L’insetto buono di 300 m, capirete che se non si introduce
spostandolo sarebbe la fine per i castagneti situati a monte.
Ci siamo rifatti all’esperienza della REGIONE PIEMONTE che
con circa la metà di superficie a castagneto (circa 60000 ettari) della TOSCANA
(125000 ettari), sin dal 2005 EFFETTUA lanci dell’insetto buono con una media
nell’arco dei 10 anni di 400 lanci l’anno, mentre in Toscana, a parte i
privati, sono stati effettuati in MUGELLO 250 LANCI e il Pratomagno dalla parte
del Valdarno dove l’Unione dei Comuni ha effettuato 30 lanci nel 2014. In tante
altre zone l’insetto buono a tutt’oggi è ASSENTE, e dove la vespa cinese è già
presente dal 2010 i castagneti sono irreparabilmente persi e secchi. La REGIONE
TOSCANA a fronte dei 400 LANCI di MEDIA del PIEMONTE, ha effettuato una media
di 50 lanci dal 2011 sul doppio di superficie rispetto al Piemonte.
Le MOTIVAZIONI per cui si deve provare a dare delle
risposte, sono molteplici:
1) La possibilità che si perda l’80/90% dei nostri
CASTAGNETI;
2) Dove seccano i castagni non nascono più i frutti del
sottobosco (FUGHI, FRAGOLE, ECC…);
3) LA MORTE DEI CASTAGNI porterà inesorabilmente a un
degrado inimmaginabile, le piante si sbarberanno, con conseguenza di FRANE,
riempimento di TORRENTI e tutto quello che ne consegue.
IL DOVERE di provarci nasce anche da altre motivazioni,
ESSERE sensibili all’ambiente, cercare di far TROVARE alle future GENERAZIONI
ciò che abbiamo TROVATO NOI.
L’orgoglio che nel 1954, alla Festa della Montagna a S.
MARCELLO PISTOIESE, un nostro compaesano, mio NONNO GIOVANNUZZI GIUSEPPE, fu
premiato con la Medaglia d’Oro come il più bravo castanicoltore D’ITALIA e il
primo per i CASTAGNETI più belli D’ITALIA.
Il dovere di provarci per ragioni storiche, culturali,
affettive, ecc, ecc… Ci sono ragioni anche economiche, il TAGLIO del legname,
la raccolta delle castagne, la raccolta dei funghi; darebbe un colpo mortale
all’economia della Montagna e a tutti coloro che ne traggono dei vantaggi
economici.
Il contesto del PRATOMAGNO CASENTINESE sino alla metà degli
anni 60 sosteneva circa 5000 persone, nell’arco degli anni si è ridotta a circa
500 unità, l’estinzione dei castagneti darebbe il colpo mortale a questo tipo
di economia con tutto ciò che ne conseguirà.
IL GRUPPO IL CASTAGNO ringrazia tutti coloro che in questi
anni hanno collaborato, dai molti RAGGIOLATTI alla BRIGATA, ad alcuni “FORESTIERI”
e li stimola per i prossimi anni al volontariato per diffondere nel 2016-2018
tramite lo spostamento delle galle nelle gabbiette, dell’insetto buono.
Per qualsiasi chiarimento o informazione rivolgersi ai PORTAVOCE
DEL GRUPPO
GIORGINI RICCARDO
GIOVANNUZZI GIUSEPPE 347-6533114